La deviazione del profilo

10,00

La deviazione del profilo e’ un lavoro sonoro/concreto che punta la sua ricerca su “profili” ambientali e sonori di molteplici paesaggi, interiori o meno.

Non si parla di viaggio, ma di un congelamento di un ambiente senza identità, cercando la cancellazione uditivamente del concetto soggetto/oggetto di un ipotetico territorio, sospensione temporale.

Quindi suono come trama o tessuto, dove, nei suoi spazi, tra un filo e l’altro, si annidano vuoti e suoni sempre più piccoli.

Allo stesso tempo l’ambiente sonoro come frattura evidente e incomprensione della collettività, nei confronti dello spazio inteso come non-luogo e soprattutto come silenzio, punto fondamentale della “condanna” umana, la sua nudità, il suo essere sempre e costantemente senza pelle, a nervi scoperti, ed è per questo che in “la deviazione del profilo” ci potremmo trovare la strada che comunemente tutti percorriamo, la casa, i moti dell’animo, la malattia, il desiderio, la morte… Solo l’uomo prova meraviglia per il fatto di esistere.

Quindi il superamento dell’esperienza (rumore-paesaggio) attraverso la deviazione del percorso sonoro, la deviazione falsa del “è per sempre”… dove per la mistica non esisteva nemmeno l’andare, interruzione del movimento, energia statica e immobile (rotazione del Derviscio) e dell’informe riconducibile all’immateriale, differendo il paesaggio.